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Criteri e Norme Dimensionamento

Dimensionamento e verifica assetto distributivo

Criteri adottati per il dimensionamento e la verifica dell’assetto distributivo

Dimensionamento delle condotte

Il processo di progettazione degli impianti è certificato secondo la norma ISO 9001:2000.
Vengono osservate le normative vigenti ed in particolare la norma tecnica UNI-CIG N. 9165, approvata con DM 27/03/06.
Si intende per dimensionamento la determinazione del diametro di calcolo dei tubi al fine di assicurare il trasferimento della quantità di gas necessaria.
Le formule di calcolo di dimensionamento delle condotte e quindi dei loro diametri sono scelte tra quelle normalmente in uso a seconda dei campi di pressione.
Vengono utilizzati, salvo che nei casi di particolare semplicità, codici di calcolo su elaboratore elettronico.

I parametri principali di cui si tiene conto nel dimensionamento sono i seguenti:

l’ubicazione, tipologia e numero delle utenze da alimentare, individuandone i consumi specifici ed i rispettivi coefficienti di contemporaneità e tenendo presenti le condizioni climatiche locali, nonché i possibili incrementi dei consumi;
la pressione del gas, tenendo conto che le perdite di carico siano contenute entro valori che consentano l’esercizio delle condotte entro i parametri di progetto ed in particolare garantendo per le reti di media pressione il corretto funzionamento dei gruppi di riduzione e per le condotte di 7^ specie che il valore minimo della pressione di progetto in ogni punto della rete sia almeno atto a garantire il corretto funzionamento degli specifici apparecchi di utilizzo;
la velocità del gas, facendo in modo che sia tale da limitare il trascinamento di eventuali impurità, le perdite di carico ed i fenomeni di rumorosità;
i diametri di progetto dei tubi da utilizzare hanno il diametro interno maggiore o uguale al diametro di calcolo. Si tiene anche conto della fattibilità realizzativa delle derivazioni di utenza da collegare alle condotte.

Dimensionamento delle altre componenti dell’impianto di distribuzione del gas

Le altre componenti dell’impianto di distribuzione del gas naturale che hanno un effetto sull’assetto distributivo dell’impianto stesso, vengono progettate in ottemperanza alle normative vigenti ed in particolare secondo i criteri specificamente e principalmente contenuti nelle seguenti norme tecniche:
Norma UNI CIG 9167 per gli impianti di ricezione e prima riduzione del gas naturale;
Norma UNI CIG 8827 per gli impianti di riduzione finale della pressione del gas;
Norma UNI CIG 9860 per gli impianti di derivazione di utenza del gas.

Relativamente, in particolare, ai criteri di scelta dei misuratori del gas vengono utilizzati misuratori volumetrici a pareti deformabili per basse e medie portate, misuratori volumetrici a rotoidi per medie ed alte portate e misuratori a turbina per medie ed alte portate nei casi in cui non si riscontrino ampie variazioni nel tempo delle portate di gas da misurare.

Realizzazione esercizio impianti

Norme di riferimento per la realizzazione e l’esercizio degli impianti

Nell’attività di realizzazione della rete di distribuzione vengono osservate le norme di riferimento in vigore. In particolare evidenziamo che vengono osservati:

la legge 6-12-1971, n. 1083, sulla sicurezza di impiego del gas combustibile;
il DM 24/11/1984 “Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l’accumulo e l’utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8”, modificato per la parte relativa ai materiali con il D.M. 16-11-1999;
il D.Lgs. 14-8-1996, n. 494 “Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili” e successive modificazioni;
il D.M. 23-2-1971 e il D.M. 10-8-2004 (Modifiche alle “Norme tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto”);
DPR 6-06-2001 N. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, modificato dal D.Lgs. 27-12- 2002, N. 301;
le delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas;
le norme tecniche specifiche per la sicurezza, pubblicate dall’ente nazionale italiano di unificazione (UNI), la cui osservanza fa presumere realizzati secondo le regole della buona tecnica per la salvaguardia della sicurezza, i materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile;
le Linee Guida dell’ATIG cui fanno riferimento le delibere dell’AEEG sopra citate.